martedì 18 novembre 2014

Gli Edublogsawards!

Ciao a tutti! 
Ieri girovagando sul web in cerca di siti utili per la didattica mi sono imbattuta nella notizia di questo concorso inglese in cui viene eletto ogni anno il blog didattico più quotato dai lettori.
La notizia devo dire, mi ha sorpreso positivamente, anche perché il concorso è organizzato con una certa rigorosità; infatti i lettori devono indicare su una apposita pagina uno o più blog didattici  da loro preferiti, successivamente degli addetti smistano i diversi blog per categoria (blog individuali, di classe, di gruppo, ecc.) e chi riceve il maggior numero di segnalazioni di link,entro una scadenza prestabilita, vince. Io ovviamente ho descritto il tutto in soldoni, ma l'ho fatto perché la riflessione che ho maturato va oltre la notizia dell'esistenza di un concorso.
Grazie al corso che ho frequentato all'università mi si è aperto un mondo per me sconosciuto, devo dire che pur essendo abbastanza giovane ero ancora molto legata all'idea "tradizionale" di scuola(forse perché l'ho vissuta): un'insegnante, un libro, delle attività da svolgere; mi sono dovuta ricredere (fortunatamente) in quanto ho compreso che ormai la tecnologia e tutto ciò che ne consegue fa parte della nostra realtà e per questo non può non essere parte di uno dei settori principali , cioè l'educazione. Il blog in particolare è uno strumento che può rivelare una molteplicità di sfaccettature positive in campo educativo, basti pensare ad un ipotetico blog di classe, a mio avviso sarebbe utilissimo per creare confronto al di là delle mura dell'aula scolastica e spaziare tra gli argomenti più svariati, naturalmente dovendo far utilizzare il blog a dei bambini non si può lasciare a questi ultimi piede libero, ma bisognerà mettere a punto delle regole (come ad esempio che a scrivere post debba essere solo l'insegnante) che tengano conto anche del rispetto della privacy di minori.
Tutti gli insegnanti, presenti e futuri, dovrebbero sforzarsi di più per entrare in contatto davvero con la tecnologia e cercare di trarne il meglio per i propri alunni, così facendo si potrebbe favorire anche indirettamente una educazione alla tecnologia , oggi a mio avviso assente, che permetta alle generazioni future di usarla molto più responsabilmente di quanto non si faccia oggi.

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